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Costituenti Principali: Olio...
Costituenti Principali: Olio essenziale 1-2,5% contenente 35-60% di tujone, 20-25% di altri...
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Salvia - foglie 100 g
Nome Comune: Salvia
Nome Botanico: Salvia officinalis
Famiglia: Labiatae
Parte utilizzata: foglie
Costituenti Principali: Olio essenziale 1-2,5% contenente 35-60% di tujone, 20-25% di altri monoterpeni: cineolo e piccole quantità di sesquiterpeni; acido di linalile; borneolo; canfora max 8%: alfa e beta-pinene; tujene; linalolo; terpinolo; bornilacetato; cariofillene; canfene; b-mircene; limonene: humuiene; lineolo; eucaliptolo; 3-7% di tannini; acidi fenolici; acido caffeico: acido clorogenico; acido rosmarinico o acido labiatico; acido fosforico; flobafene; sostanze amare: carnasolo e un composto diterpenico, picrosalvina, acido carnosolico. Glicosidi: alfa e beta-amirina; saponine 1-3%; fiavonoidi: luteolina, genkwanina, 6 metossigenkwina, salvigenina, ispidulina e relativi glucosidi; apigenina; acidi ossitriterpenici: 4,5% acido oleanolico, acido ursolico, amilina, betulina, acido pomalico, acido germanicolo, fumarico, acido glicolico, acido nicotico, acido glicerico; steroidi e sostanze estrogene: betasitosterina e stigmasterolo; resine; mucillagini; vitamina B1 e C; colina; asparagina; nitrato del potassio. CENERI: 5-10% contenenti: calcio, potassio, silicio, ferro, magnesio.
Modalità di preparazione: Portare a ebollizione 250 ml circa di acqua, versare un cucchiaio di salvia. Spegnere e lasciare in infusione per 10 minuti mescolando di tanto in tanto, filtrare, dolcificare a piacere.
Modalità d'uso: Da 1 a 3 tazze al giorno preferibilmente lontano dai pasti.
Bibliografia:
J. Pellecuer. Studio sulla concentrazione, composizione, attività tossiche e impieghi della Salvia - Revue de l'association mondiale de phytotherapie.
Le nostre erbe sono confezionate in atmosfera protettiva o in sottovuoto per preservare dall'ossidazione i principi attivi naturalmente contenuti nella pianta. Generalmente preferiamo il confezionamento in atmosfera protettiva (anche se più oneroso), rispetto al sottovuoto, principalmente perchè quest'ultimo risulta molto aggressivo sulle piante più delicate.